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    Piano Strategico del Dipartimento

    Il piano strategico del Dipartimento è il documento di programmazione che definisce la missione, gli indirizzi strategici e gli obiettivi del Dipartimento.

     

    PROGETTO DI ECCELLENZA 2023-2027

     

    Descrizione del progetto

    Il nostro Dipartimento è l’unico in Italia nella cui denominazione si fa riferimento sia alla salute mentale che alla salute fisica. La sua missione fondamentale è di promuovere la consapevolezza, la prevenzione, l’identificazione precoce e la gestione personalizzata dei problemi di salute mentale nelle persone con patologie fisiche e dei problemi di salute fisica nelle persone con patologie mentali lungo l’intero arco della vita e tenendo conto delle specificità di genere.

    Questa missione richiede lo sviluppo di competenze integrative, al momento raramente fornite dai corsi di laurea in medicina e anche dalle scuole di specializzazione e dai corsi di dottorato.

    È dalla carenza di queste competenze che derivano, tra l’altro: le difficoltà nella concettualizzazione e gestione dei sintomi somatici dei quali non si individua una causa organica; il fatto che la depressione, pur essendo uno dei principali fattori prognostici sfavorevoli in una varietà di patologie fisiche, raramente venga identificata e trattata negli individui con tali patologie; il fatto che l’aspettativa di vita delle persone con patologie mentali gravi sia ridotta di 15-20 anni rispetto alla popolazione generale poiché i loro problemi fisici non vengono identificati o non vengono affrontati.

    Il progetto qui presentato si propone di potenziare lo sforzo in atto nel Dipartimento di promuovere lo sviluppo di tali competenze integrative nei vari ambiti della ricerca, della didattica, dell’assistenza e delle attività di terza missione.

    La realizzazione del progetto si articola nei seguenti obiettivi:

    a) sviluppo di una modellistica dei fattori di rischio e protettivi comuni alle patologie mentali e fisiche e della loro interazione, nonché dei fattori biologici, psicologici e sociali che impattano sulle manifestazioni, sull’evoluzione e sull’esito della comorbilità tra diverse patologie mentali e fisiche;

    b) implementazione di infrastrutture di ricerca per la creazione di modelli digitali delle suddette comorbilità, anche in collaborazione con aziende del settore biotecnologico e farmacologico;

    c) sviluppo di una didattica innovativa nell’ambito dell’offerta formativa di terzo livello, con ampliamento del suo respiro internazionale.

     

    Quadro: D.2 Obiettivi complessivi di sviluppo del dipartimento

    L’obiettivo generale del progetto si articolerà nei seguenti obiettivi specifici:

    Obiettivo 1. Sviluppo di una modellistica dei fattori di rischio e protettivi comuni alle patologie mentali e fisiche e della loro interazione, nonché dei fattori biologici, psicologici e sociali che impattano sulle manifestazioni, sull’evoluzione e sull’esito della comorbilità tra diverse patologie mentali e fisiche associate a rischio per la vita e/o a grave disabilità.

    Il progetto concentrerà l’attenzione su due grandi capitoli: 1) malattie fisiche frequentemente associate a disturbi mentali e 2) disturbi mentali frequentemente associati a malattie fisiche. All’interno di ciascun capitolo, il progetto prenderà in esame le patologie che nel Dipartimento vedono in campo eccellenze nell’ambito del panorama scientifico.    

    1) Malattie fisiche con elevata comorbilità con disturbi mentali

    Il melanoma, una malattia la cui morbilità e mortalità sono drammaticamente in aumento, più frequentemente di altri tumori cutanei e altre patologie dermatologiche, si associa con disturbi psichiatrici. L’associazione comporta una prognosi peggiore per entrambe le condizioni: la presenza di un disturbo mentale, in particolare se associato a deficit cognitivi, può compromettere l’accesso precoce e l’aderenza alle cure. Di converso, la presenza di un melanoma può precipitare disturbi depressivi e ansiosi.

    La psoriasi, considerata attualmente una malattia sistemica a causa delle molteplici comorbilità, si associa frequentemente a disturbi mentali gravi, che non sono semplicemente una conseguenza del disagio dovuto a quella malattia: per la depressione, ad esempio, è stato dimostrato un ruolo causale nel precipitare e/o aggravare la psoriasi.

    L’ipoacusia riguarda circa 360 milioni di persone nel mondo (oltre il 50% degli ultrasettantenni) e presenta una frequente associazione con la depressione, specie se con acufeni, e con le difficoltà cognitive fino alla demenza, soprattutto negli anziani.

    L'artrosi ha una prevalenza che aumenta con l’età ed è tra le sette condizioni di salute muscolo-scheletrica che comportano disabilità, in particolare nell’anziano. La prevalenza della depressione è da 2 a 3 volte maggiore nelle persone con artrosi rispetto alla popolazione generale. L’associazione artrosi/depressione comporta una maggiore limitazione nelle attività e un aumento dei costi per le cure.

    La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV), rende le persone colpite più suscettibili alle infezioni e allo sviluppo di tumori. Si stima che attualmente 33,4 milioni di persone nel mondo vivono con HIV/AIDS. L’AIDS si accompagna a disturbi psichiatrici in circa la metà dei casi, più frequentemente depressione, ansia, disturbi psicotici e deficit cognitivi, talora fino alla demenza.

    L’epatite virale, considerata dall’OMS una minaccia per la salute pubblica da eliminare entro il 2030, attualmente ci propone la sfida di individuare i pazienti positivi al virus ma inconsapevoli o non noti ai centri clinici. I pazienti con gravi patologie psichiatriche, per i frequenti disturbi cognitivi, la compromissione della cura di sé, l’uso frequente di sostanze illecite e l’attività sessuale non protetta, hanno un’elevata probabilità di avere l’infezione senza esserne consapevoli.

    La pandemia da COVID-19 si accompagna a un’elevata prevalenza di disturbi psichiatrici. L’elevata comorbilità viene spiegata dall’impatto psicologico del COVID, dall’isolamento sociale che la malattia comporta, dai problemi economici derivanti dalla perdita del lavoro, dall’incertezza sul futuro, ma anche dal danno cerebrale causato dall’infezione virale e dai processi infiammatori a essa collegati.

    2) Disturbi mentali con elevata comorbilità con malattie fisiche

    La schizofrenia è un disturbo mentale grave che spesso esordisce nella tarda adolescenza e presenta un decorso cronico. Le persone affette da schizofrenia vivono in media 15-20 anni meno della popolazione generale, soprattutto per l’elevata comorbilità con malattie fisiche.

    La depressione è in assoluto la malattia che più contribuisce al carico di disabilità della popolazione mondiale e la sua presenza rende le persone più vulnerabili ad una serie di malattie fisiche e ne peggiora il decorso. Ad esempio, essa si accompagna a un aumento del 37% del rischio di sviluppare il diabete mellito, che nei soggetti con depressione ha una mortalità due volte più elevata che nei soggetti senza depressione.

    Il disturbo bipolare è una delle principali cause di disabilità a livello globale e si associa con una precoce mortalità e una ridotta qualità della vita, anche in relazione a un’elevata comorbilità con malattie fisiche.

    L’autismo è una malattia del neurosviluppo caratterizzata da difficoltà nella socializzazione e in taluni casi da disabilità intellettiva, la cui prevalenza appare in aumento e si attesta intorno al 2%. Le persone con autismo muoiono precocemente, in relazione all’elevato carico di malattie fisiche croniche a oggi poco studiate, diagnosticate e curate.

     

    La realizzazione dell’obiettivo 1 prevede lo sviluppo di un’infrastruttura di ricerca con un impatto sulla pratica clinica che consenta di ridurre la disabilità e la mortalità associate alle comorbilità esaminate e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

    Per rendere fattibile lo studio della comorbilità nei pazienti che afferiscono alle strutture cliniche dirette dagli specialisti del nostro Dipartimento, saranno introdotti nella routine clinica strumenti innovativi per la diagnosi e la personalizzazione dei trattamenti, resi disponibili dai progressi nelle tecnologie digitali. Saranno utilizzati strumenti wearable (es., smartwatch), per lo screening e la valutazione di parametri fisiologici, nonché app per rilevare dati sulle difficoltà emotive legate ad accadimenti della vita quotidiana, inclusi i sintomi fisici, per mezzo dell’Ecological Momentary Assessment.

    Tali strumenti forniranno dati preziosi per l’individuazione e il monitoraggio del decorso dei sintomi mentali e/o fisici.

    I dati provenienti dai wearables e dalle app saranno integrati nella piattaforma tecnologica che il progetto intende sviluppare (vedere quadro D5) e che, utilizzando tecniche di natural language processing, consentirà l’estrazione dalle cartelle cliniche di enormi quantità di dati, mettendo così al servizio della ricerca i dati generati dalla pratica clinica corrente, spesso inutilizzati, e la loro integrazione con i dati provenienti dagli strumenti digitali innovativi.

    La capacità di estrazione automatica delle informazioni sarà valutata utilizzando dati provenienti da tre studi già in corso nel Dipartimento sul tema della comorbilità tra patologie mentali e fisiche. Tali dati saranno integrati con quelli raccolti nell’ambito di un vasto studio trasversale e longitudinale (follow-up di 4 anni) nei soggetti affetti dalle patologie mentali e/o fisiche sopra elencate.

    Lo sviluppo della piattaforma tecnologica includerà la creazione di Knowledge Graphs (KG) in grado di sfruttare tecnologie avanzate, quali l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, per estrarre dall’insieme di dati clinici, biologici, anamnestici, strumentali, laboratoristici e di contesto, nonché dalla letteratura esistente, modelli di relazioni tra le variabili, continuamente aggiornabili in base ai risultati della ricerca.

    I KG possono essere utilizzati per identificare e sviluppare nuovi usi per i farmaci esistenti (drug repurposing) per comprendere se un meccanismo patogenetico è comune a più patologie, per identificare la terapia migliore per un soggetto con specifiche comorbilità mentali e fisiche e per assistere i clinici nella personalizzazione e integrazione dei trattamenti.

    Essi possono essere interrogati da esperti per una visualizzazione rapida e immediata della storia clinica dei pazienti, ma anche da assistenti digitali per migliorare i processi di ricerca ed estrazione di informazioni, nonché dagli utenti per avere informazioni sulle loro patologie.

    Obiettivo 2. Sviluppo di partnerships con le organizzazioni di pazienti e familiari degli stessi, con l’industria farmaceutica e biotecnologica e con le principali organizzazioni professionali degli operatori sanitari, per operare scelte condivise, individuare indicatori di esito che riflettano un impatto significativo degli interventi integrati e personalizzati, nonché favorire il trasferimento alla pratica clinica dei risultati della ricerca sul campo. Promozione di iniziative di advocacy in collaborazione con l’OMS per promuovere e tutelare la salute dei soggetti con comorbilità.

    Obiettivo 3. Sviluppo di linee guida per la valutazione sistematica dei fattori di rischio e protettivi, per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della comorbilità tra i disturbi mentali e le patologie fisiche considerate e per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della multi-comorbilità tra patologie mentali, infettive e fisiche non trasmissibili.

    Obiettivo 4. Sviluppo di una didattica innovativa di terzo livello nelle scuole di specializzazione di area sanitaria e nei dottorati di ricerca afferenti al Dipartimento incentrata sul tema della comorbilità, di respiro internazionale, per garantire una formazione scientifica, sanitaria, economica, sociologica, etica e giuridica su tale tematica. In particolare, sia il dottorato in Scienze Mediche Cliniche e Sperimentali che quello di interesse nazionale in Pubblica Amministrazione e Innovazione per la Disabilità e l'Inclusione Sociale attiveranno curricula dedicati alla comorbilità e cotutele con altre Università europee e le scuole di specializzazione inseriranno nel piano formativo lo sviluppo delle competenze sulla comorbilità tra patologie mentali e fisiche.

     

    Quadro: D.3 Strategie complessive di sviluppo del progetto

    Con la realizzazione del programma, il Dipartimento ambisce a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale nell’ambito della medicina personalizzata e integrativa, che operi per promuovere la salute mentale e fisica e migliorare la prevenzione, il trattamento e la gestione della comorbilità. Il Dipartimento aspira a una posizione di rilievo nell’ambito dell’European Partnership for Personalised Medicine (EP PerMed), che ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della medicina personalizzata ben oltre le patologie oncologiche e le malattie rare.

    L’attualità e la rilevanza del tema della comorbilità tra patologie mentali e fisiche per il progresso scientifico e la salute pubblica, unitamente all’approccio innovativo e multidisciplinare sopra descritto, consentiranno di incrementare la produttività scientifica e collocare le pubblicazioni in riviste di elevato prestigio internazionale e impact factor, quali World Psychiatry, JAMA, Lancet Infectious Diseases e JAMA Dermatology. È atteso un aumento della produzione scientifica del Dipartimento di almeno il 10% a partire dal terzo anno e per ogni anno successivo.

    La piattaforma digitale per lo screening, la valutazione del profilo di rischio e la scelta del trattamento personalizzato, che verrà sviluppata e validata all’interno del programma, costituisce un prodotto innovativo trasferibile alla pratica clinica. Essa potrà essere utilizzata in trial multicentrici su scala nazionale e internazionale, in collaborazione con le industrie farmaceutiche impegnate nello sviluppo di trattamenti innovativi e drug repurposing. La piattaforma potrà contribuire al trasferimento tecnologico mediante lo sviluppo di algoritmi diagnostici da utilizzare, ad esempio, come test di screening per il rischio genetico di comorbilità tra patologie psichiatriche e infiammatorie o neoplastiche, mettendo a punto kit diagnostici commercializzabili, in collaborazione con industrie biotecnologiche.

    Il quadro contiene l’illustrazione delle strategie e delle risorse per raggiungere gli obiettivi con l’uso sia delle risorse esistenti che di quelle da acquisire, soprattutto con l’impiego delle risorse provenienti dal riconoscimento come Dipartimento di Eccellenza.

    E’ possibile riportare all’interno della scheda:

    • Identificazione delle risorse esistenti su cui puntare e/o riallocazione delle risorse disponibili, già in possesso del Dipartimento;
    • Strategie per lo sviluppo e il consolidamento del capitale umano del Dipartimento con riferimento all’attrazione di talenti, anche dall’estero, e agli incentivi previsti o programmati per assicurarne il contributo nel tempo al miglioramento dei risultati della ricerca del Dipartimento stesso.
    • Strategie per accompagnare l’inserimento delle nuove figure reclutate nel corso del progetto;
    • Reperimento e utilizzo di risorse aggiuntive da destinare al programma (ad esempio: donazioni anche in natura, cofinanziamento aggiuntivo dall’università anche mettendo a disposizione risorse infrastrutturali, finanziamenti da programmi pubblici nazionali/regionali ed Europei) distinguendo tra quelle già disponibili e certe da quelle che il Dipartimento si impegna a reperire nel corso del progetto;
    • Esplicitazione dell’integrazione delle azioni programmate;
    • Strategie di sviluppo e/o rafforzamento interno/esterno all’università (collaborazioni, integrazioni etc);
    • Governo del processo di realizzazione.

    Per perseguire gli obiettivi descritti nel quadro D2, il Dipartimento intende avvalersi delle risorse rese disponibili dal riconoscimento come Dipartimento di Eccellenza, che andranno a integrarsi con le risorse esistenti, che includono:

    a) docenti di elevato profilo scientifico afferenti ai SSD chiave del progetto;

    b) consolidate collaborazioni con prestigiosi network di ricerca nazionali e internazionali;

    c) esperienza e dati derivanti da progetti di ricerca in corso sulle comorbilità tra patologie infettive e infiammatorie e disturbi mentali e da uno studio completato nel 2020 su salute fisica e disturbi mentali gravi;

    d) laboratori di ricerca già attivi nel Dipartimento o nell’azienda Policlinico e convenzionati con il Dipartimento per scopi di ricerca;

    e) un'offerta formativa innovativa di terzo livello, incentrata sulla multidisciplinarietà come descritto nelle sezioni D2 e D7;

    f) la piattaforma per l’e-learning e i sistemi di rete dell’Ateneo;

    g) fondi assegnati al Dipartimento dall’Ateneo per progetti di ricerca;

    h) fondi per la ricerca della quota premiale erogata annualmente dall’Ateneo.

    Obiettivi specifici

    Come descritto nel quadro, i due dottorati di ricerca attiveranno curricula dedicati alla comorbilità tra malattie mentali e fisiche, in co-tutela con Università europee con cui i docenti del Dipartimento hanno consolidate collaborazioni di ricerca. Inoltre, le scuole di specializzazione di area sanitaria del Dipartimento inseriranno nel piano formativo lo sviluppo delle competenze integrative necessarie alla diagnosi e al trattamento della comorbilità tra patologie mentali e fisiche.

    La formazione utilizzerà modalità innovative e si focalizzerà sulle sfide e opportunità della digitalizzazione (ad es., uso dell'intelligenza artificiale e del machine learning per la fenotipizzazione, la costruzione e l’uso dei KG). I moduli didattici saranno sviluppati in collaborazione con docenti di fama internazionale.

    Descrizione azioni pianificate 2023-2025

    1) Accreditamento dei curricula dedicati alla comorbilità per i dottorati e attivazione delle co-tutele e accreditamento dei piani formativi delle scuole di specializzazione inclusivi dei moduli sulla comorbilità;

    2) Sviluppo dei moduli didattici in collaborazione con docenti delle Università in co-tutela e docenti stranieri di fama internazionale per i dottorati e le scuole di specializzazione;

    3) Sviluppo delle procedure di valutazione e autovalutazione per migliorare la qualità della didattica.

    Descrizione azioni pianificate 2026-2027

    Il biennio sarà dedicato al perfezionamento dei moduli didattici, con l’utilizzo dell’infrastruttura tecnologica del progetto.

     

    Quadro: D.4 Reclutamento del personale

    Dei 7.75 punti organico che il Dipartimento ha messo in programmazione per i prossimi cinque anni, 1.55 verranno attribuiti agli SSD che necessitano di un maggiore potenziamento, anche alla luce delle esigenze poste dall’eventuale riconoscimento come Dipartimento di Eccellenza.

    Il reclutamento di giovani ricercatori è indispensabile per favorire un approccio innovativo alla ricerca e alla pratica clinica. Per attrarre giovani talenti, anche dall’estero, saranno banditi concorsi per ricercatori a tempo determinato (RTD ex l. 36) e contratti di ricerca nelle discipline maggiormente coinvolte nel progetto (MED 25, MED 17, MED 39, MED 35, MED 31, MED 32, MED 34, MED 08 e MED 01).

    La vasta rete di collaborazioni dei docenti afferenti al Dipartimento sarà utilizzata per pubblicizzare i bandi di concorso e consentire ai neo-reclutati di fruire di stage formativi presso prestigiose istituzioni internazionali.

    Il reclutamento di giovani talenti sarà orientato al raggiungimento della parità di genere.

    I neo-reclutati avranno accesso a programmi di formazione in lingua inglese, anche fruibili a distanza, sviluppati per favorire un approccio integrato e personalizzato alla cura delle persone con malattie fisiche e mentali in comorbilità e all’utilizzo di strumenti innovativi per la diagnosi e la personalizzazione dei trattamenti.

    Saranno anche implementati moduli per l’acquisizione delle soft skills per favorire la comunicazione tra ricercatori, clinici e i rappresentanti dei pazienti e dei familiari. Saranno incentivate iniziative di didattica partecipativa mediante l’organizzazione di workshops (uno per trimestre) per specializzandi, dottorandi e neo-reclutati. Saranno introdotti strumenti di valutazione dei moduli, per consentire revisioni mirate a rispondere ai reali bisogni formativi dei neo-reclutati e saranno adeguate le attività di tutoraggio per accompagnare la loro progressione di carriera.

    Obiettivi specifici

    La conduzione del progetto richiede l'ampliamento e il rafforzamento dell'organico di Area 6, entro la quale il progetto si colloca, con un reclutamento che supporti gli SSD coinvolti nel progetto.

    A carico del progetto per il Dipartimento di Eccellenza si prevede l’acquisizione di:

    • 1 Professore Associato (PA) per il settore concorsuale (SC) 06/D4
    • 2 RTD, 1 per l’SC 06/D4 e 1 per 06/D5, incluso il passaggio a PA
    • 9 Contratti di ricerca (1 per ciascun SSD coinvolto nel progetto)
    • 3 Contratti a unità di personale TA

    Descrizione azioni pianificate 2023-2025

    Nel primo triennio verranno attivati i concorsi per il reclutamento del personale per avviare le attività di ricerca, didattiche e amministrative correlate al progetto. Sono previsti 3 passaggi interni da RTDb a PA (SC 06/D4, 06/D5 e 06/M1) ed è prevista la proroga di un anno per 8 contratti.

    Descrizione azioni pianificate 2026-2027

    Nel biennio conclusivo del progetto il personale reclutato sarà impegnato nelle azioni di fundraising, analisi e disseminazione dei risultati.

    Strategie per lo sviluppo e il consolidamento del capitale umano

    Il progetto di sviluppo dipartimentale prevede il rafforzamento degli SSD maggiormente coinvolti nel progetto, con l’obiettivo di favorire un approccio innovativo alla didattica, ricerca e assistenza, mediante l’implementazione di programmi di formazione dei neo-reclutati (vedi quadro D3) volti a sviluppare le competenze integrative relative alla comorbilità tra malattie mentali e fisiche. Lo sviluppo dipartimentale prevede il potenziamento del personale TA sia in termini quantitativi che qualitativi, con l’acquisizione da parte del personale esistente e neo-reclutato di competenze linguistiche, digitali e informatiche avanzate.

     

    Quadro: D.5 Infrastrutture

    L’implementazione delle infrastrutture di ricerca prevederà strumenti per agevolare l’accesso alla vasta mole di dati resi disponibili dalla piattaforma digitale. Sarà disponibile una costante supervisione statistica, grazie al supporto interno della componente MED-01 e alle consolidate collaborazioni con esperti di tecniche di analisi statistica avanzate. Saranno sostenute, con fondi relativi alla quota premiale e con quelli previsti dal piano strategico di Ateneo, le pubblicazioni open access, con una priorità per quelle in cui i neo-reclutati sono in posizione preminente tra gli autori.

    Per favorire le attività di disseminazione dei risultati dell’attività di ricerca, saranno utilizzati i sistemi di rete messi a disposizione dall'Ateneo, per la cui customizzazione ci si avvarrà delle competenze del personale tecnico-informatico del Dipartimento e degli uffici centralizzati dell’Ateneo, con il riconoscimento di una premialità.

    La fattibilità del progetto e la sua realizzabilità sono garantite, oltre che dai finanziamenti provenienti dal budget dei Dipartimenti di Eccellenza, anche da risorse aggiuntive messe a disposizione dall'Ateneo e dal Dipartimento.

    L'Ateneo concorrerà attraverso:

    a) il finanziamento aggiuntivo di 300.000€ da destinare al programma;

    b) l’assegnazione al Dipartimento di 0.7 punti organico oltre a quelli programmati e di due unità aggiuntive di personale tecnico-amministrativo (TA);

    c) le risorse infrastrutturali già esistenti, ovvero i servizi informatici (piattaforma e-learning e sistemi di rete per la disseminazione dei risultati del progetto), il supporto degli uffici responsabili delle procedure concorsuali e delle attività di internazionalizzazione e i servizi di sostegno alla ricerca, per i quali sarà prevista una premialità.

    Per sviluppare il potenziale economico del Dipartimento e reperire risorse aggiuntive da destinare al raggiungimento degli obiettivi del progetto, si prevede la creazione di un’infrastruttura di Fundraising che, in sinergia con il Centro di Servizio per la Ricerca dell’Ateneo (CSAR), provvederà alla ricognizione delle opportunità di partecipazione a bandi competitivi nazionali e internazionali per accrescere la capacità di ottenere finanziamenti esterni, con incrementi progressivi del 10% all’anno a partire dal terzo anno.

    Le strategie di sviluppo all’interno dell’Università consisteranno nel potenziamento della collaborazione con ricercatori di altri dipartimenti, al fine di estendere ad altre patologie fisiche, relative a SSD non afferenti al Dipartimento, lo studio delle comorbilità con patologie mentali. Le strategie di sviluppo all’esterno dell’Ateneo comprenderanno l’intensificazione delle reti di collaborazione già esistenti a livello regionale, nazionale e internazionale.

    Per il governo del processo di realizzazione del progetto, sarà nominato dal Consiglio di Dipartimento un Organo di Governance (OG) presieduto dal Direttore del Dipartimento e costituito dal Vicedirettore, dal Segretario Amministrativo (SAD), dal Referente del progetto, da un rappresentante per ciascun SSD del Dipartimento, da 2 rappresentanti dei giovani ricercatori, 1 rappresentante del personale TA, dai responsabili delle politiche di genere e di inclusione del Dipartimento e dai rappresentanti di pazienti e familiari nominati dalle principali organizzazioni della regione Campania. Sarà inoltre nominata una Giunta Esecutiva, presieduta dal Direttore del Dipartimento, e composta dal Vicedirettore, dal Referente del progetto e dal SAD.

    L’OG si riunirà periodicamente allo scopo di monitorare le attività e le fasi del progetto nella loro successione temporale, mettere a fuoco le criticità, formulare proposte operative e proporre eventuali rimodulazioni. L’OG presenterà relazioni periodiche (due volte l’anno) al Consiglio di Dipartimento al fine di aggiornarlo sui progressi del progetto e favorire lo scambio di idee e la formulazione di proposte. Il SAD, coadiuvato dal personale TA, curerà il monitoraggio delle spese e l’impiego delle risorse. A tutto il personale coinvolto nell’OG sarà riconosciuta una premialità.

    Obiettivi specifici

    La creazione della piattaforma tecnologica sarà finalizzata a:

    1) implementare, attraverso software di natural language processing, un modulo di estrazione automatica dalle cartelle cliniche di dati clinici, laboratoristici e strumentali, nonché informazioni sui fattori di rischio per le malattie mentali e fisiche incluse nello studio;

    2) sviluppare un modulo per l’integrazione dei dati estratti dalle cartelle cliniche con quelli provenienti dagli strumenti digitali innovativi;

    3) sviluppare l’architettura della parte di piattaforma dedicata ai KG con dati provenienti dagli studi in corso e successivamente integrati con quelli dello studio trasversale e longitudinale.

    La piattaforma sarà utilizzata da tutti i docenti del Dipartimento per l’inserimento, l’estrazione e il trattamento sicuro dei dati omici, clinici, strumentali, socio-ambientali e relativi agli stili di vita dei soggetti con patologie fisiche e mentali, al fine di creare modelli di comorbilità con fenotipizzazione estesa. La piattaforma sarà conforme alle direttive europee per il trattamento dei dati, garantendo i relativi aspetti di privacy, sicurezza e riservatezza.

    Lo sviluppo di algoritmi computazionali permetterà l’integrazione dei dati per modellare i fattori di rischio e protettivi delle comorbilità tra le patologie fisiche e mentali, predire l’outcome e la risposta ai trattamenti, e favorire la ricerca di biomarcatori.

    Grazie alla collaborazione con industrie farmaceutiche e biotecnologiche, sarà possibile lo sviluppo di nuovi trattamenti per le comorbilità più frequenti e kit diagnostici in base ai fattori modellati.

    Come descritto nel quadro D3, è prevista l’implementazione di un’infrastruttura di Fundraising per identificare e divulgare prontamente i bandi competitivi nazionali e internazionali ed effettuare periodicamente un horizon scanning di tutte le possibili fonti di finanziamento non competitive, sia locali che nazionali. Di questa infrastruttura farà parte il personale TA del Dipartimento che opererà con il supporto del CSAR.

    Descrizione azioni pianificate 2023-2025

    1) Sviluppo del software relativo ai diversi moduli della piattaforma digitale;

    2) Sviluppo dell’architettura della parte di piattaforma dedicata ai KG, con l’implementazione di:

    a) un modulo per l’armonizzazione e l’analisi dei dati con la network analysis avanzata (tecniche di intelligenza artificiale e di machine learning) per valutare le relazioni complesse tra variabili;

    b) un modulo per la costruzione di un database di KG elaborati integrando i dati degli studi in corso con informazioni disponibili in database internazionali e pubblicazioni scientifiche recenti;

    c) un modulo per la connessione e l’interrogazione dei database di KG;

    d) un modulo di reportistica avanzata per la visualizzazione, la conservazione e l’analisi dei KG.

    3) Raccolta dati per l’affinamento dei modelli computazionali: i dati raccolti specificamente per il progetto nello studio trasversale saranno integrati nella piattaforma e utilizzati per rifinire i modelli dei meccanismi patogenetici, identificare le variabili con maggiore centralità ed eventuali biomarkers e valutare i modelli predittivi della comorbilità, della risposta ai trattamenti e dell’outcome clinico e funzionale.

    4) Acquisto e installazione di strumenti informatici e multimediali negli spazi didattici, laboratoriali e a uso delle biblioteche per la didattica avanzata.

    Descrizione azioni pianificate 2026-2027

    1) Ulteriore affinamento dei modelli statistico-computazionali e validazione degli stessi attraverso una fase di retraining dei modelli a partire dai dati dello studio di follow-up che sarà completato nel 2026.

    2) Pianificazione di uno studio europeo di validazione dell’uso clinico della piattaforma, in collaborazione con enti di ricerca europei e i principali partner del progetto.

     

    Il monitoraggio del conseguimento degli obiettivi e dei risultati del progetto avrà cadenza semestrale e annuale e sarà coordinato dalla giunta esecutiva dell’OG. Quest’ultimo provvederà alla stesura di relazioni sullo stato di avanzamento del progetto. In particolare, i monitoraggi semestrali avranno lo scopo di gestire eventuali difficoltà riscontrate durante lo svolgimento del progetto, con relativa rimodulazione delle attività e/o delle tempistiche. I monitoraggi a cadenza annuale terranno conto dell’esito di quelli semestrali e saranno orientati soprattutto alla definizione esecutiva delle attività del periodo successivo. Le relazioni annuali saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio di Dipartimento e pubblicate sul sito web dello stesso.

    Inoltre, verrà prodotta una relazione riassuntiva degli obiettivi raggiunti nel primo triennio e nel biennio conclusivo del progetto, nonché una relazione finale al termine del progetto che terrà conto dei risultati conseguiti, della produttività delle strategie messe in atto, dell’adeguatezza dell’iter attuativo, dell'impatto scientifico, tecnologico e in termini di public engagement e della capacità di collaborazione con altre entità. Al termine del progetto, preso atto dei risultati di tale analisi, l’OG redigerà un programma per la prosecuzione delle azioni intraprese.

    Descrizione azioni pianificate 2023-2025

    Nel primo triennio verrà avviato il monitoraggio della partecipazione del personale docente e TA alle attività di supporto e coordinamento del progetto ed elaborato un apposito regolamento per la ripartizione della prima tranche del 20% dei fondi alla fine del 2024 e della seconda tranche del 30% alla fine del 2025. I criteri e le modalità di assegnazione della premialità saranno deliberati dal Consiglio di Dipartimento su input dell’OG.

    Descrizione azioni pianificate 2026-2027

    Nel biennio conclusivo del progetto, la terza tranche del fondo premialità (50%) verrà ripartita in funzione del raggiungimento dei risultati previsti: dal 70% al 100% corrisponderà l’assegnazione del restante 50% dei fondi e dal 50% al 69% l’assegnazione del 25%. Se verranno raggiunti meno del 50% degli obiettivi, i fondi residui non verranno assegnati e saranno resi disponibili per la programmazione di altre azioni di premialità per la ricerca.

    Al termine del quinquennio 2023-2027, esaurita la fase di finanziamento ministeriale, la sostenibilità del progetto sarà garantita dalle strategie sottoelencate:

    1) Conduzione di progetti di ricerca e trial clinici in collaborazione con le aziende farmaceutiche e biotecnologiche interessate a sviluppare trattamenti o kit diagnostici innovativi e a sostenere l’ulteriore sviluppo della piattaforma (ad es., per la stratificazione di pazienti da arruolare in trial clinici);

    2) Accreditamento di percorsi di dottorati industriali con le stesse aziende;

    3) Collaborazione con enti di ricerca pubblici e privati sia nazionali che internazionali per accedere a finanziamenti competitivi per l'attrazione di nuove risorse, tenuto conto delle esperienze già maturate e dei risultati raggiunti;

    4) Promozione del ruolo del Dipartimento come struttura di riferimento per gli enti locali in tema di prevenzione, identificazione e gestione personalizzata della comorbilità tra malattie fisiche e mentali;

    5) Promozione del ruolo del Dipartimento come struttura di riferimento a livello nazionale e internazionale, ivi inclusa l’European Partnership for Personalised Medicine, sul tema della comorbilità tra malattie mentali e fisiche.

     

    Budget finanziato

    Il budget finanziato per la realizzazione delle attività progettuali è di: 6.469.055,00

     

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