Coordinatore dal 38° ciclo: Prof.ssa Francesca Gimigliano, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Scuola di Dottorato: Scienze della Vita
Sede Amministrativa: Dipartimento di Salute Mentale e Fisica e Medicina Preventiva
Riferimento per informazioni: Dott.ssa Alessandra Dace Tel 081/5667710/6506 - Fax 081/5666523 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Durata: 3 anni
Settori scientifico-disciplinari coinvolti: BIO/12, ICAR/07, ICAR/09, ICAR/13, ING-IND/10, ING-INF/06, IUS/01, IUS/07, IUS/10, IUS/20, IUS/21, M-EDF/01, M-GGR/01, M-PED/01, M-PED/02, M-PED/03, M-PSI/02, M-PSI/06, M-PSI/08, MED/01, MED/09, MED/25, MED/34, MED/37, MED/39, MED/43, MED/49, SECS-P/02, SECS-P/12
Modalità di ammissione:
- Analisi dei titoli
- Prova Orale
- Prova di Lingua inglese
Puoi presentare la domanda di ammissione alla selezione per l'ammissione ai corsi di Dottorato di ricerca - XXXVIII ciclo, a partire dalle ore 14:00 del 15 giugno 2022 ed entro e non oltre le ore 14:00 del 15 luglio 2022, vai al bando
AVVISI/COMMUNICATIONS
Curricula dottorali afferenti al Corso di Dottorato
- Curriculum 1: Università/Ente con prevalenza delle attività formative per il Curriculum Medicina Riabilitativa: Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università degli Studi di Foggia, Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro e Università degli Studi di Padova
- Curriculum 2: Università/Ente con prevalenza delle attività formative per il Curriculum Salute Mentale e Benessere Psicologico: Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università degli Studi di Foggia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università Telematica “Universitas MERCATORUM”
- Curriculum 3: Università/Ente con prevalenza delle attività formative per il Curriculum Invecchiamento: Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università Telematica PEGASO
- Curriculum 4: Università/Ente con prevalenza delle attività formative per il Curriculum Pedagogia, Didattica e Pedagogia Speciale: Università degli Studi di Foggia, Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università Telematica PEGASO
- Curriculum 5: Università/Ente con prevalenza delle attività formative per il Curriculum ICT e Bioingegneria: Università Telematica PEGASO, Università Telematica “Universitas MERCATORUM”, Consiglio Nazionale delle Ricerche
- Curriculum 6: Università/Ente con prevalenza delle attività formative per il Curriculum Area Giuridica: Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università Telematica PEGASO, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi Europea di Roma
Borse di studio: Si precisa inoltre che sono disponibili 35 borse di studio finanziate dalle sotto indicate Università/Ente
- Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”: n. 11 borse di studio, di cui n. 11 finanziate con fondi PNRR (DM 351/22 - Pubblica Amministrazione M4C1 - Inv. 4.1)
- Università degli Studi di Foggia: n. 03 borse di studio
- Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale: n. 01 borsa di studio, di cui n. 01 finanziata con fondi PNRR (DM 351/22 - Pubblica Amministrazione M4C1 - Inv. 4.1)
- Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro: n. 01 borsa di studio
- Università degli Studi di Macerata: n. 01 borsa di studio, di cui n. 01 finanziata con fondi PNRR (DM 351/22 - Ricerca M4C1 - Inv. 4.1)
- Università degli Studi di Napoli “Federico II”: n. 02 borse di studio, di cui n. 01 finanziata con fondi PNRR (DM 352/22)
- Università degli Studi di Padova: n. 01 borsa di studio, di cui n. 01 finanziata con fondi PNRR (DM 351/22 - Pubblica Amministrazione M4C1 - Inv. 4.1)
- Università Telematica PEGASO: n. 10 borse di studio, di cui n. 01 finanziata con fondi PNRR (DM 351/22 - Trasnizioni digitali e ambientali M4C1 - Inv 3.4), n. 06 finanziate con fondi PNRR (DM 351/22 - Pubblica Amministrazione M4C1 - Inv. 4.1) e n. 03 finanziate con fondi PNRR (DM 351/22 - Patrimonio Culturale M4C1 - Inv. 4.1)
- Università Telematica “Universitas MERCATORUM”: n. 02 borse di studio, di cui n. 02 finanziate con fondi PNRR (DM 351/22 - Ricerca M4C1 - Inv. 4.1)
- Università degli Studi di Palermo: n. 01 borsa di studio, di cui n. 01 finanziata con fondi PNRR (DM 351/22 - Pubblica Amministrazione M4C1 - Inv. 4.1)
- Università degli Studi Europea di Roma: n. 01 borsa di studio, di cui n. 01 finanziata con fondi PNRR (DM 351/22 - Pubblica Amministrazione M4C1 - Inv. 4.1)
- Consiglio Nazionale delle Ricerche: n. 01 borsa di studio
Curricula Formativi
MEDICINA RIABILITATIVA
La Medicina riabilitativa ha come obiettivo la riabilitazione generale e speciale delle menomazioni funzionali senso-motorie, cognitive e viscerali derivanti da qualunque affezione ed in tutte le età, utilizzando la diagnosi clinica, funzionale e strumentale, ausili, tecniche motorie, neuropsicomotorie, terapie di natura fisica e metodologie di presa in carico globale delle persone disabili, per facilitarne il recupero, la rieducazione funzionale, le attività, la partecipazione, la qualità e l’appropriatezza delle cure (DM 855/2015). 2,4 miliardi di persone nel mondo necessiterebbero di riabilitazione. La riabilitazione è la strategia sanitaria chiave per il raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile 3: garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti e a tutte le età. Essa mira a ottimizzare il funzionamento delle persone con problemi di salute facilitandone l’indipendenza e la partecipazione attiva alla società.
In questo contesto si inserisce il curriculum dell’area della Medicina Riabilitativa, il cui corso specifico ha come finalità la formazione di professionisti di elevato profilo scientifico con specifiche competenze nella gestione delle problematiche della disabilità sulla base del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) e nella capacità di contribuire all’avanzamento delle conoscenze e allo sviluppo di approcci innovativi o all’ottimizzazione delle risorse già disponibili in termini di strumenti clinici e tecnologici, al fine di ideare nuovi modelli di cura. Il Percorso di formazione porrà notevole attenzione alla ricerca di base, alla ricerca clinica ed alla traslazionalità in ambito economico e sociale. All’interno del percorso formativo particolare rilievo sarà riservato agli approcci interdisciplinari e alla multimodalità gestionale, elementi nei quali la riabilitazione può giocare un ruolo di raccordo trasversale.
SALUTE MENTALE E DEL BENESSERE PSICOLOGICO
I disturbi mentali sono tra le patologie con il più alto carico di disabilità al mondo, in termini sia di Years Lived with Disability che di Disability-adjusted life years. Questo carico è dovuto sia alla gravosità che all’esordio in età giovanile della maggior parte dei disturbi mentali.
Il curriculum ha la finalità di fornire ad operatori sanitari e psicologi le conoscenze di base relative ai principali disturbi mentali e relativa disabilità, con un focus specifico sui pazienti con disturbi mentali gravi come disabilità intellettiva, autismo, schizofrenia, depressione maggiore e disturbo bipolare. Inoltre, verranno forniti gli strumenti per valutare difficoltà, rischi e risorse individuali, sociali e di comunità, e verranno discusse le principali strategie per contrastare, prevenire e ridurre le difficoltà connesse ad una condizione di disabilità fisica/psicologica e le buone pratiche internazionali in grado di ridurre le conseguenze della disabilità.
Il corso è caratterizzato da un approccio multidisciplinare, con una collaborazione tra figure professionali quali psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, tecnici della riabilitazione psichiatrica e terapisti della neuropsicomotricità in età evolutiva, allo scopo di prevenire e/o gestire la disabilità associata ai disturbi mentali. Inoltre, saranno incoraggiate attività di scambio con altre specialità mediche, come la medicina fisica e riabilitativa, al fine di garantire una presa in carico globale e la continuità delle cure.
Gli obiettivi del curriculum sono in linea con la missione n. 5 (inclusione e coesione sociale) e la n. 6 (salute e benessere) del PNRR.
Il curriculum presentato si pone come obiettivi specifici quelli di migliorare l’identificazione precoce delle problematiche disabilitanti al fine di prevenirne o ridurne l’impatto sociale, e migliorare l’inclusione sociale dei pazienti con disturbi mentali gravi che generalmente presentano elevati livelli di disabilità sociale e personale.
INVECCHIAMENTO
Il curriculum di quest’area tematica è progettato per approfondire la conoscenza del processo di invecchiamento e dei meccanismi che sono alla base della disabilità fisica e cognitiva del paziente anziano, con lo scopo di creare competenze specifiche, promuovendo una attività di formazione volta allo sviluppo di soluzioni e di approcci innovativi in tema di prevenzione, recupero delle funzioni fisiche e cognitive perse, sostenibilità dei modelli assistenziali esistenti, creazione di reti assistenziali sempre più personalizzate e utilizzo della tecnologia.
Il curriculum si concentrerà sugli aspetti molecolari e cellulari nonché sulla biologia dell’invecchiamento, sulle malattie età correlate, sull’approfondimento di alcune peculiarità cliniche tipiche legate al processo di invecchiamento, quali la sarcopenia, la fragilità e la disabilità fisica e cognitiva, tenendo conto anche di una prospettiva interdisciplinare, in riferimento ai vari domini quali l’aspetto statistico (epidemiologia), giuridico (invecchiamento e diritti, stato dell'arte dell'assistenza geriatrica nei diversi paesi, Servizi sanitari e continuità assistenziale), sociologico (pensioni e pensionamento, invecchiamento nella società e assistenza sociale, relazioni intergenerazionali, ruolo delle reti familiari, aspetti sociali e ambientali dell'invecchiamento), ingegneristico (Interventi progettuali e tecnologie assistive), oltre che riabilitativo fisico e cognitivo (forza muscolare, qualità muscolare, comportamento sedentario e disabilità).
Inoltre, saranno sviluppati temi interdisciplinari riguardanti l’invecchiamento della popolazione attraverso attività di ricerca e formazione.
PEDAGOGIA, DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
Il curriculum fa riferimento al tema dell’inclusione sociale, in riferimento all’inclusione nei contesti della formazione continua (dalla scuola all’università alla formazione professionalizzante) e a quella professionale, all’orientamento al lavoro. Si intende dare un contributo al processo di rinnovamento di un sistema formativo che sappia essere all’altezza della contemporaneità: necessariamente ripensato nell’ottica dell’inclusività, anche attraverso la messa a punto di un modello di formazione degli insegnanti, dei docenti universitari, dei formatori, adeguato a rimuovere gli ostacoli all’apprendimento ed alla partecipazione delle persone a cui si rivolge, con uno sguardo specifico alle persone in condizione di disabilità. L’idea è che un sistema formativo, che include, opera perché la società diventi inclusiva e, pertanto, educa all’inclusione sociale. In linea di continuità, intende raccordare il mondo della formazione e dei servizi sociali e socio-sanitari con il mondo del lavoro, affinché vengano pienamente rispettati i diritti fondamentali della persona e quindi la piena e reale inclusione nei contesti formativi e organizzativi a livello pubblico e privato. Ciò nella consapevolezza che i processi educativi, formativi e quelli di inclusione sociale sono strettamente interrelati in una prospettiva inclusiva dello sviluppo umano, come emerge nei principali documenti nazionali e internazionali che a loro volta accolgono le riflessioni della letteratura scientifica sul tema.
Quest’area di specializzazione interverrà sia sul piano della ricerca scientifica che su quello della formazione di professionalità esperte, capaci di intervenire nei differenti contesti, favorendo e rafforzando l’inclusione sociale secondo un approccio ecosistemico, nel più ampio sviluppo di una cultura inclusiva, creando sinergie con gli organi di governo a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, con le famiglie, con il mondo del lavoro, con le associazioni di territorio.
ICT E BIOINGEGNERIA
Questa area di specializzazione ha come riferimento lo studio e l’applicazione delle tecnologie Information and Communication Technologies (ICT) e della robotica nel campo della Bioingegneria e della Telemedicina in generale fino agli aspetti legati all’architettura degli spazi sostenibili e al design degli ambienti di vita. Lo scopo principale è quello di promuovere la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti e delle metodiche legate alle tecnologie in grado di supportare i processi di diagnosi, trattamento e gestione delle disabilità seguendo un approccio nativo di tipo multidisciplinare e personalizzato.
Le attività formative di quest’area sono volte a fornire sia nozioni di base che specialistiche sulla sensoristica e i dispositivi meccatronici, sui sistemi di realtà virtuale/aumentata, sulle piattaforme software per la televisita, il teleconsulto e la teleriabilitazione, la progettazione e realizzazione di seroius games, i sistemi robotici per la riabilitazione, l’architettura degli spazi intelligenti, l’‘exhibit’ design e l’arredamento degli ambienti interattivi e adattivi, il design dei prodotti sostenibili ergonomici/funzionali e confortevoli, con le discipline dell’ingegneria dei sistemi, dell’ingegneria dell’Indoor Environmental Quality (IEQ) e Indoor Air Quality (IAQ), dell’efficienza energetica del sistema edificio impianto per un approccio domotico alla fruizione complessiva dello spazio architettonico attraverso processi di capability e affordance.
Il percorso formativo prevede una forte interazione con la componente medica, psicologica e pedagogica per proporre allo studente una visione olistica del trattamento della disabilità dove l’utilizzo delle tecnologie è personalizzato e, quindi, assolutamente contestualizzato con la specifica disabilità di tipo fisico, motorio o cognitivo che si intende trattare.
AREA GIURIDICA
Il curriculum di quest’area di specializzazione si propone di fornire conoscenze nell’ambito della disciplina giuridica (in materia di diritto amministrativo, diritto costituzionale, diritto sanitario, diritto internazionale e dell’Unione Europea, diritto civile e del lavoro), e di incanalare la ricerca verso l’approfondimento e l’analisi critica di istituti - relativi all’organizzazione amministrativa (pubblica e delle aziende private), alla digitalizzazione dei servizi, alle prassi amministrative (come prospettate nel PNRR), ai fini della massima inclusione sociale ed ai fini della garanzia dell’effettività dei diritti delle persone con disabilità. Lo studio di tali fenomeni, accompagnato da una specifica formazione che tenga conto dello stratificarsi della dottrina negli ambiti giuridici sopra evidenziati, ha come fine ultimo quello di pervenire all’individuazione di proposte migliorative dell’attuale quadro legislativo, ovvero alla predisposizione di soluzioni pratiche e di modelli organizzativi attuativi delle misure previste dal PNRR, nell’ottica della garanzia dell’effettività dei diritti delle persone con disabilità.
Nello specifico, il percorso formativo si propone di formare studiosi e figure professionali (come il disability manager) in grado di: svolgere ed approfondire ricerche sui predetti temi; garantire, secondo un approccio teorico-pratico a) l’effettività dei diritti dei soggetti con diversità e disabilità in ambito sociale, b) lo sviluppo della sensibilità (giuridica e sociale) verso il tema della “progettazione per tutti”, c) la gestione delle problematiche relative alla disabilità e della diversità, nell’ambito dei servizi sociali e sul luogo di lavoro, in un’ottica di benessere organizzativo.
Obiettivi Formativi
Il Dottorato di Interesse Nazionale in Pubblica Amministrazione e Innovazione per la Disabilità e l’Inclusione Sociale si pone come finalità principale la formazione di ricercatori e professionisti capaci di analizzare il tema della disabilità e dell’inclusione sociale da prospettive multidisciplinari e di proporre soluzioni per promuovere l’autonomia, la vita indipendente, l’inclusione e la partecipazione sociale delle persone in condizione di disabilità attraverso un approccio bio-psico-sociale.
Il Dottorato ha come obiettivi specifici:
1. la formazione e lo sviluppo di competenze di ricercatori e professionisti esperti nel campo della prevenzione, della diagnostica, della riabilitazione, del supporto tecnologico, della consulenza tecnico-giuridica, del supporto psicologico, pedagogico e didattico, dell’orientamento al lavoro e in generale della facilitazione delle condizioni di vita della persona con disabilità;
2. la formazione di personale qualificato con conoscenze e competenze specifiche nell’ambito della ricerca scientifica, per contribuire all’avanzamento delle conoscenze e all’implementazione dei processi di presa in carico e di facilitazione e degli strumenti propri delle diverse aree tematiche che ruotano intorno alla persona con disabilità per affrontare gli attuali limiti della gestione sanitaria, socio-economica, psico-educativa, tecnologica, legislativa e urbanistica in tale contesto;
3. favorire lo scambio di informazioni tra centri universitari e di ricerca a livello nazionale e internazionale attraverso la mobilità dei dottorandi;
4. fornire le competenze necessarie per supportare la creazione di progetti innovativi e condivisi riguardanti la rimozione degli ostacoli all’inclusione ed alla partecipazione delle persone in condizione di disabilità, inclusa la partecipazione a bandi di ricerca nazionali e internazionali;
5. innalzare i livelli di competenza dei professionisti che si occupano di ricerca scientifica a supporto delle persone con disabilità sia nell’ambito accademico che nelle strutture di ricerca sul territorio nazionale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti
Il Dottorato di Interesse Nazionale in Pubblica Amministrazione e Innovazione per la Disabilità e l’Inclusione Sociale risponde alla crescente richiesta di personale altamente qualificato per la ricerca proveniente da centri operanti in istituzioni sia pubbliche che private, nonché dal settore industriale relativo all’innovazione tecnologica. Il Dottorato ha un ruolo di primo piano nella formazione del nuovo personale docente universitario dei settori scientifico-disciplinari afferenti. Contribuisce alla formazione di figure professionali altamente qualificate e dotate di una preparazione interdisciplinare in grado di rispondere alle attuali esigenze di programmazione, monitoraggio, valutazione e trasferimento delle conoscenze più aggiornate nel campo della prevenzione, cura e riabilitazione secondo i principi della evidence-based medicine e dell’approccio bio-psico-sociale al servizio della persona con disabilità. Il Dottorato è volto alla formazione di ricercatori con un focus di specializzazione sui processi di inclusione che possono trovare occupazione presso enti di ricerca, agenzie di ricerca di mercato, centri per l’impiego, associazioni, fondazioni, aziende e strutture pubbliche (Aziende sanitarie, centri di riabilitazione ospedalieri e territoriali, centri di programmazione ed intervento psico-sociale territoriale, istituti scolastici, istituzioni giudiziarie ecc.) per quanto riguarda la selezione e l’assunzione del personale, la gestione delle risorse umane, l’intervento educativo e il diversity management. Il Dottorato contribuisce ancora alla formazione di professionisti ad elevata qualificazione (livello 8 del Quadro Europeo delle Qualifiche per l’Apprendimento Permanente) per profili qualificati di consulenti esperti (consulente pedagogico per l’inclusione nei contesti educativi, organizzativi e lavorativi), manager responsabili del monitoraggio e della valutazione dei processi di inclusione, career counselor per persone in condizione di disabilità. Sul piano giuridico, il dottore di ricerca avrà la possibilità di: intraprendere la carriera legale specializzandosi nella tutela delle persone con particolari necessità, svolgendo attività di tipo giudiziale, ovvero stragiudiziale (sia in qualità di libero professionista che di dipendente/consulente di studi legali, imprese, agenzie, ecc.); lavorare nelle pubbliche amministrazioni in qualità di funzionario addetto ai settori in cui rileva la conoscenza della normativa posta a tutela delle persone disabili (es. soprintendenze, AgID); offrire consulenza ad associazioni, enti del terzo settore e istituzioni in qualità di esperto delle tematiche approfondite nel corso del triennio; - diventare disability manager; - proseguire con la carriera universitaria nell’ambito del settore scientifico-disciplinare ‘IUS’ e più in generale con l’attività di ricerca, anche in chiave comparata (ad es. per conto di centri di ricerca dediti agli studi nel settore della disabilità); - lavorare nel campo delle risorse umane in qualità di operatore deputato a curare la selezione e i rapporti lavorativi con le persone disabili. Sul piano sanitario, il dottore di ricerca sarà anche formato per affrontare le tematiche che riguardano l’innovazione tecnologica e digitale, lo sviluppo di linee di ricerca per progetti innovativi di telemedicina, teleconsulto e tele riabilitazione per garantire la continuità assistenziale ospedale-territorio e nell’interno delle strutture territoriali delle persone disabili (Ospedali di comunità, Residenze Sanitarie, Distretti Sanitari, ecc.). In ambito ingegneristico, i dottori di ricerca formati dal Dottorato, grazie alle competenze sviluppate su temi fortemente innovativi e richiesti dal mercato quali l’Intelligenza Artificiale, la realtà aumentata e/o immersiva, ma anche la qualità del software per la sanità, potranno facilmente trovare sbocchi occupazionali in industrie specializzate nella progettazione e realizzazione di servizi e sistemi avanzati per supportare il personale sanitario nei processi di diagnosi, trattamento e monitoraggio di pazienti con disabilità, ma anche in centri e laboratori deputati alla ricerca di nuovi metodi, approcci e soluzioni per l’healthcare. Infine, l’attenzione verso l’internazionalizzazione del percorso formativo favorisce il progressivo processo di integrazione e l’apertura di nuovi orizzonti nel campo della ricerca scientifica, anche in termini di nuovi spazi per l’inserimento di ricercatori italiani provvisti di una formazione universitaria coerente con gli obiettivi formativi del Dottorato in contesti di ricerca di base e clinica di elevato profilo. La partecipazione dei 5 Atenei e di 1 Ente di Ricerca dell’Italia Meridionale, inoltre, è fondamentale per la formazione di personale qualificato da assumere presso Aziende, Enti Pubblici e Pubbliche Amministrazioni, sedi Universitarie e dell’Istruzione che hanno sede nel Mezzogiorno d’Italia.